Promessa e Sacrificio, parte seconda

Parte seconda: Gioia

Sentiva il terreno, freddo e umido in quella notte senza luna, sul viso, sui vestiti, tra le dita.
Ma adesso poteva percepire anche un lieve tepore che la circondava e le penetrava nelle membra. Si sentiva bene, rilassata, al sicuro.
Aprì gli occhi: una fioca calda luce l’avvolgeva a protezione, come uno scudo. Fuori la paura continuava il suo attacco invano, lo scudo la respingeva.
– Contenti di rivederti viva – disse una voce, ferma e rassicurante, alle sue spalle. Sembrava provenire da sinistra.
– …e tremante come una fogliolina – veniva da destra questa volta, spiritosa e incoraggiante.
– Ora però a questo qui pensiamo noi, tu riposati – una terza voce, proprio dietro di lei, decisa e affettuosa, famigliare come le altre; ma che aveva la capacità di darle sempre un forte senso di protezione e sicurezza.
Sorrise, contenta e tranquilla, chiuse gli occhi e si godette la mente finalmente libera e vuota, in pace.
Poi si voltò a guardare gli amici giunti in suo soccorso e un sorriso le si accese sul viso.
Sbucarono dall’ombra, uno ad uno; il ragazzo in centro, ancora in volo, incombeva dall’alto e si avvicinava lentamente al suolo, le braccia allungate in avanti, sinuosi fasci di luce di un tiepido arancione partivano dalle sue mani e sembravano andare a formare proprio lo scudo che la proteggeva. Gli altri due ragazzi invece le si avvicinavano camminando dai lati: agile e alto, la folta chioma bionda che si vedeva anche al buio e un lungo bastone dalla doppia punta affilata che velocissimo roteava da una mano all’altra, quello di destra; con passo lento e silenzioso, lo sguardo fisso in avanti, serio e imperturbabile, le braccia lungo i fianchi coperte dalle lunghe maniche bianche che lasciavano solo intravede le mani, quello di sinistra.
Portavano tutti la stessa veste: morbida ma stretta sui fianchi, seguiva il loro profilo, evidenziando il fisico e le spalle; leggermente aperta sul davanti, scendeva fino a sfiorare terra; quasi rigida nei pressi del collo, sembrava seguire perfettamente ogni loro movimento, studiata apposta per essere comoda, in volo come in combattimento. Bianca quella del ragazzo a sinistra, nera quella del ragazzo a destra, grigia di quello in centro.
Una volta che le furono vicini, si fermarono tutti e tre.
Il ragazzo in bianco si girò un istante verso di lei, lo sguardo fino ad allora serio si trasmutò per un attimo in un sorriso e poi, mentre velocemente faceva roteare la mano destra su se stessa e comparire sul palmo aperto e rivolto verso l’alto una sfera di fuoco, e mentre con gli occhi tornava a guardare dritto davanti a sé, apparve un ghigno beffardo. Caricò e partì come un fulmine all’attacco, facendo un lieve cenno con il capo al compagno alla destra dell’amica; o almeno lo avrebbe fatto se ci fosse stato qualcuno a cui farlo… infatti il ragazzo in nero si era già dileguato da qualche secondo, impaziente di combattere.
In un attimo fu il caos. Un divertentissimo ed euforico, violentissimo e pericoloso caos.

CONTINUA…

Sezione: Vola con la Fantasia, Emozioni

Emozioni, Racconti, Vola con la Fantasia

Informazioni su CoseScritte

Luca Di Bartolo, nato a Milano il 22 Maggio 1996. Vive a Paderno Dugnano, nell'interland Milanese e ad ora frequenta l'ultimo anno al liceo Scientifico... ok, la cosa inizia farsi troppo seriosa... sul mio futuro? Non ne ho la più pallida idea. Mi piace leggere, mangiare, la Nutella, i videogiochi, tutto ciò che è Nerd, la musica e scrivere naturalmente! La Nutella l'ho già detta? :D

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