Promessa e Sacrificio, ultima parte

Parte quinta: Amicizia

– Lo hai fatto. Hai mantenuto la promessa. Ho sempre avuto fiducia in te. Ho scelto bene. –

– Sciocco. – disse con una punta di sarcasmo – Con il suo immenso sacrificio, un concetto troppo puro, buono e abbastanza potente da ostacolarmi, mi avrà anche reso momentaneamente inerte per impedire che fossi io ad ostacolarlo mentre mandava a monte il mio duro lavoro e distruggeva la mia perfetta creazione – parlava e gesticolava, quasi perverso, mentre camminava in tondo. Si era tolto il cappuccio, rivelando un viso levigato e liscio come la pomice, coperto da lunghi capelli neri e unti, che ricadevano fin quasi alle spalle e sugli occhi, diversi e deformi, gialli come quelli di un gatto, folli ed euforici come quelli di un maniaco.
– Ma ora come potete ben vedere… – si fermò e si voltò verso di loro – Posso muovermi! –
Allargò le braccia stendendole ai suoi lati – e fare questo. – concluse deciso mentre due figure perfettamente identiche a lui comparivano ai suoi fianchi nella sua stessa posizione.
– Ritenetevi fortunati, state per vedermi nella mia più pura e vera essenza, quando paura e rabbia sono portate allo stremo, si sommano e si fondono… Io sono Odio –
Il colore del suo corpo senza forma era cambiato. Ora non era più rosso, ma di un vivido, quasi lucente, bianco, capace di generare in chiunque lo guardasse, il più complicato e spaventoso senso di purezza. La sua copia sulla sinistra rimase invece rossa, lo sguardo pieno di ira, quella sulla destra divenne nera, perversione e spavento uniti nella sua espressione orribile e terrificante.
– E sarò l’ultima cosa che vedrete. – un sorriso vittorioso deformò il suo viso dagli occhi vuoti e profondi, completamente bui.

– Ed è qui che ti sbagli – disse la ragazza – perché dimentichi che anche io ora… posso muovermi. – si girò di scatto e in un fulmineo istante gli fu addosso: una mano di lei intorno al collo, la schiena di lui contro la ruvida corteccia di un albero, l’altra mano profondamente infilzata nel suo petto, al altezza del cuore, gli occhi accesi in una calda e benefica colorazione arancione.
– Il tuo potere… si è finalmente destato – disse il ragazzo in bianco, incredulo per quanto poteva ora vedere.
Mentre lui parlava era rimasta immobile, inginocchiata e di spalle, forse in lacrime per quanto era appena successo; sicuramente desiderosa solamente di mettere fine a tutto quanto… e potersi vendicare. Ora invece era lì, levitava a pochi centimetri da terra, due immense ali trasparenti ma perfettamente visibili, attraversate dalle stesse venature che coprivano tutto il corpo e risplendeva del medesimo colore degli occhi. Trasparenti come la sincerità e la fiducia. Forti e possenti come l’amicizia.
Accostò le labbra al suo orecchio e gli parlò con calma e sottovoce. Sentiva il suo odore metallico e la pelle nera e viscida della sua guancia a contatto con la propria,
– Vedi… prima di sacrificarsi per me, ha deciso di lasciarmi un ultimo grande dono; lo avverti anche te, non è vero? Nè tu né i tuoi burattini potete più muovervi, esattamente come prima. E come se lui e quel forte sentimento vivessero ancora in me. Puoi percepirlo, non puoi sottrarti dal farlo, tu esisti come suo opposto e lui come tuo; coesistete, separati e distanti, a volte insieme, ma vi percepite a vicenda e nonostante la forza che tu ostenti e la debolezza con cui lui è solito mostrarsi, sai benissimo che è più forte di te, più forte dell’odio. Può far male, lo sai e lo senti, te lo sta già facendo. – la mano della giovane ragazza, ancora conficcata nel corpo dell’essere si stava accendendo sempre di più di un bagliore caldo e dello stesso colore del potere che scorreva nel suo corpo; era il dono che l’amico le aveva fatto.
– Tu stai morendo, anzi ti stai dissolvendo. Il tuo corpo è sempre più opaco e pian piano sparirà, in una nuova di fumo. Ma prima che tu cessi d’esistere te lo dirò, sai? Ti svelerò qual è questo misterioso dono, questo sentimento che così bene riesci a percepire ma in alcun modo puoi conoscere e capire. – allontanò il proprio viso da quello di lui, si girò lentamente a guardare i suoi amici: si stavano rimettendo in piedi, a fatica ma sostenuti da una nuova, rinata e misteriosa forza e spinti dal medesimo intento, e si stavano avvicinando ai corpi immobili della Rabbia e della Paura,
– Vedi? Siamo uniti, uniti sempre. Uniti… –
Posarono le mani sulle teste di quelle creature; il loro obiiettivo erano le menti, dalle quali si originavano quei sentimenti così orribili, mentre lei aveva giustamente puntato al cuore, il fulcro principale di quell’odio così terribile.
Sprigionarono i loro poteri e mentre la ragazza tornava a volgere lo sguardo all’emozione che teneva tra le mani, fissandolo con quei luminosi occhi che in certi momenti parevano anche emanare una sorta di tepore, in netta contrapposizione al vuoto di quelli di lui e alla sua bocca, spalancata in un urlo di terrore, quasi stesse soffocando, stretto però non dalla mano ma da quella stessa paura che tanto adorava trasmettere e che ora lui stesso poteva provare nella sua forma più vera, quella dolorosa, triste e pietosa, tutti e tre insieme misero fine a questa storia.
– …dal dono dell’Amicizia. –

Giaceva disteso, inerte
Su quel ramo ampio, deforme
Dalle foglie morte

Quel ramo che in vita lui avrebbe vivificato
Ora dalla morte ferito
Come lui era perito

Non piangevano gli amici
Tante lacrime avevan già versato
Stanti gli stavano intorno
Non certo felici

Il vento soffiò
Lo sguardo gelò
In un sorriso mutò
Un bocciolo germogliò.

THE END

Dedicato ad un amico, ad un altro amico e ad un’ amica, da cui ho imparato il vero valore dell’amicizia.
Dedicato agli amici, ai miei amici in particolare.
Un ringraziamento speciale all’ispiratore di questa storia: Andrea Muneratti.

Sezione: Vola con la Fantasia, Emozioni

Emozioni, Racconti, Vola con la Fantasia

Informazioni su CoseScritte

Luca Di Bartolo, nato a Milano il 22 Maggio 1996. Vive a Paderno Dugnano, nell'interland Milanese e ad ora frequenta l'ultimo anno al liceo Scientifico... ok, la cosa inizia farsi troppo seriosa... sul mio futuro? Non ne ho la più pallida idea. Mi piace leggere, mangiare, la Nutella, i videogiochi, tutto ciò che è Nerd, la musica e scrivere naturalmente! La Nutella l'ho già detta? :D

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